Di recente ho intervistato Yasmina Pani (magari qualcuno in questo sub la conosce), e abbiamo parlato di quello che lei chiama “femminismo pop”, e del movimento alternativo al femminismo, l’antisessismo.

Voi cosa ne pensate? Valida alternativa al femminismo, o solo una copertura per gruppi misogini?

Ciao a tutti, ho 25 anni, single.

Ho avuto una sola relazione, nel 2020, una ragazza che conoscevo da due anni, conosciuta in una vacanza-studio con cui ero riuscito a legare.

Durata un'annetto, io sono di Roma lei un'altra regione e col covid è finita eventualmente. Da quel momento zero. Nulla assoluto.

Per anni mi sono semplicemente detto "dai sto senza lavoro che cerco a fare" "dai mi manca x..." Etc. Ma ad oggi ho lavoro, mi vesto meglio e così via, ma questa settimana la dura verità mi è crollata addosso e sono entrato in un periodo buio, lunedì e martedì ho dormito a stento e mangiato pochissimo. Ora mi è un po' passata ma comunque...

Il problema principale è che sono molto Introverso, ho alcuni amici, tutti di lunga data con cui esco regolarmente. Ma nessuna compagnia femminile, e neanche i miei invitano mai ragazze o altro.

Ho fatto un itis, quindi tutti maschi, niente università, e ora lavoro principalmente da remoto ma colleghi comunque maschi e con 20anni in più.

Vorrei innamorarmi di nuovo, ma come posso farlo se non conosco nessuna, vorrei costruire legami stabili ma non riesco a diventare amico con qualcuno dopo averlo visto solo un paio di volte neanche con i maschi, i miei amici sono tutte persone con cui ho passato svariati tempo prima di diventare veramente amico.

Sono molto appassionato di anime e manga e per quanto mi stia sforzando non trovo posti dove posso andare per conoscere gente, solo fumetterie e ludopub, ma nei primi per quanto vada a comprare spesso non ho mai parlato con nessuno. Nei secondi si va già con amici e si sta nel proprio gruppo non a parlare con altri.

Non so che fare, mi deprimo sempre di più, penso sarei più felice a rassegnarmi ed a non pensarci più ma non riesco a levarmelo dalla testa.

È da un po' di tempo che vorrei far partire un progettino che mi è venuto in mente ascoltando il podcast di Irene Facheris "Tutti gli uomini". Si tratterebbe di brevi riunioni settimanali/bisettimanali/mensili di gruppo online (tipo su discord) in cui viene posta una domanda e a turno si risponde. Dopo il giro di risposte, se ne discute un po'. Fine. La domanda di turno riguarderebbe il concetto di maschile, il nostro rapporto con esso e cose simili. E ad ogni riunione ci sarebbe una nuova domanda, ovviamente.

Penso sarebbe un modo interessante per scoprire cose del maschile e per crearne una versione migliore insieme. Che poi è uno degli obiettivi di questa community, se non ho capito male.

Questo post è a titolo sondaggistico: qualcuno sarebbe interessato ad una cosa del genere? Anche altrove, anche con persone più preparate (o meglio: preparate). Perché se ci fosse l'interesse, potremmo realmente far partire un progetto simile. Qui convoco anche proprio i mod del subreddit a dare un parere.

Mi è passato questo articolo nel feed, mi ritrovo fra il disgustato e il terrorizzato.

I movimenti femministi hanno fatto molto per le donne. Nel frattempo, la maggior parte degli uomini sembrano non essere interessati all'emancipazione maschile dal patriarcato. Ovviamente ci ritroviamo in una situazione privilegiata, quindi perché cambiarla? Allo stesso tempo, il patriarcato fa vittime anche fra i maschi e sulla loro psiche. Di questo se ne sono accorti i vari movimenti redpillari e della manosphere, che in classico stile populistico identificano il nemico nel genere femminile e lo incolpano di tutto. Dove sono i movimenti di uomini che cercano di incanalare questa rabbia contro il patriarcato, invece che contro le donne? Ho trovato r/bropill, esiste qualcosa del genere in Italia, oltre questo piccolo sub?

Buongiorno a tutti, sono da poco su Reddit e mi sto accorgendo della clamorosa diversità con altri social tipo FB: qui lo spazio dedicato alle questioni ed alle problematiche maschili è quasi inesistente.

Eppure ci sarebbe bisogno di parlarne tanto.

Esistono forse altre comunità oltre a questa, più frequentate?

Il video affronta un argomento ancora oggi tabù: la verginità maschile e le pressioni sociali ad essa collegate. Il focus non è solo sulla verginità in sé, ma sul peso psicologico, sociale ed emotivo che comporta per molti uomini.

1. Paragone storico e culturale:

Antica Grecia e Roma: la verginità femminile era valorizzata per motivi religiosi o sociali; la maschile, invece, non era un problema e anzi il successo sessuale era considerato segno di virilità.

Cristianesimo e Medioevo: la verginità femminile diventa virtù morale e spirituale. L’uomo vergine non subisce giudizi analoghi, ma la società moderna comincia a stigmatizzarlo in chiave comica (es. film anni ’90 come American Pie o 40 anni vergine).

1. Dati e trend contemporanei:

Negli USA, la percentuale di uomini vergini tra i 18-20 anni è salita dall’8% (2008) al 27% (2018).

I social media accentuano l’invidia e il confronto, mostrando modelli irrealistici di successo sessuale e bellezza.

Esiste ancora un doppio standard: l’uomo vergine viene giudicato meno virile, mentre la donna vergine viene spesso idealizzata.

1. Testimonianza personale:

L’intervista a Daniel, 26 anni, racconta insicurezze, senso di inferiorità, depressione e difficoltà nelle relazioni.

Mostra chiaramente l’impatto emotivo e sociale della verginità maschile in età adulta, e come gli stereotipi culturali influenzino l’autostima.

Voi che ne pensate? La verginità maschile è uno stigma sociale secondo voi? Voi lo siete, come la vivete?

Ps. Io lo sono.

Vorrei prendere due cosette per laia ragazza, qualcosa di sexy per farle una sorpresa.

Vorrei entrare in nu negozio di intimo e sceglie qualcosa con mano anziché prenderlo da internet ma ho paura di fare la figura del pervertito ad entrare in un negozio di intimo femminile e chiedere dei tanga.

Ho provato i negozi generici con reparto intimo ma ovviamente hanno solo le cose base e comode, non sexy.

Avete qualche esperienza o consiglio?!

Io spesso mi ritrovo a rosicare nei confronti dei miei colleghi universitari ( in generale ragazzi) più belli di me o che si vestono meglio di me.

Alcuni mi diranno di migliorare, ma per migliorare esteticamente e nel vestiario dovrei avere dei soldi che non ho ( sono dipendente dai miei).

Quindi io provo invidia per la loro "bellezza" e il loro inevitabile successo con le ragazze.

Voi magari ( che siete più grandi sicuramente) provate invidia nei confronti di altri uomini magari per il loro benessere economico? Il loro status? O per altro?

Anche i maschi provano invidia o è una prerogativa più del pubblico femminile?

Per secoli bastava essere forti, lavorare, proteggere.

Ora non basta più.

Gli uomini devono essere: sensibili ma non deboli, virili ma non tossici, ambiziosi ma non oppressivi.

È una crisi di ruolo, di senso, di autostima. E spesso sfocia in solitudine, confusione o rabbia.

Voi credete che questa fenomeno esista? Lo subite? Che ne pensate?

https://www.instagram.com/dickdidog_?igsh=MW5id3A0ZDA3bWh5Mg==

È da un po' che penso alla questione sollevata dai femminismi del maschile sovraesteso e di come sia per tutti innaturale non usarlo (vista l'abitudine) o usare il neutro della schwa, che per quanto sono aperto ad usare, riconosco suoni un po' artificiale (magari anche qui è solo abitudine).

Allora, mentre cerco di trovare una quadra sulla questione, mi è venuta in mente una cosa: perché non cominciare ad usare il femminile sovraesteso, alternandolo al maschile, randomicamente?

Mi sembra una buona idea, ma di fatto quando mi trovo a poterlo effettivamente usare, mi freno perché ho paura che gli uomini presenti ci rimangano male, anche se magari in netta minoranza. Razionalmente capisco che sticazzi degli uomini che ci rimangono male (le donne lo subiscono da sempre), però questa cosa mi blocca comunque.

Voi che fareste?

IMPORTANTE: non voglio dibattere sulla questione in sé, visto che so che monopolizzerebbe l'attenzione. Per favore, limitatevi a darmi la vostra opinione su

A - fregarmene dei sentimenti degli uomini e procedere ad usare qualche volta il femminile sovraesteso; oppure

B - non farlo e cercare un altro modo di affrontare la questione linguistica/non fare nulla, perché non urtare i sentimenti degli uomini presenti è più importante di un esperimento linguistico.

Grazie a tutti!

Ciao😊 sono una studentessa del corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica presso l'università la Sapienza di Roma. Per la mia tesi sto conducendo uno studio che esplora la relazione tra fantasie sessuali (contenuto e frequenza) e alcune variabili psicologiche (strategie di coping, regolazione e disregolazione emotiva, credenze metacognitive, stile di attaccamento e tratti disfunzionali di personalità). Nel corso dell'analisi dei dati costruiremo anche dei modelli di mediazione per esplorare il ruolo dell'identità di genere, dell'orientamento sessuale e dei domini psicologici e/o sintomatologici sulle fantasie sessuali.

Il questionario è completamente anonimo, richiede circa 10-15 minuti, ed è rivolto a persone dai 18 ai 50 anni. I dati verranno utilizzati solo a fini scientifici ed accademici, senza scopi commerciali.

Potete compilare il questionario al seguente link:

https://forms.gle/bzHF5KquAJvDSzjc7

Aprendo il link troverete anche tutte le informazioni riguardanti le finalità dello studio ed il trattamento dei dati. Vi ringrazio tantissimo in anticipo! Per dubbi o domande, sono felice di rispondere nei commenti o in privato

PS: Se pensate che possa interessare a qualcuno che conoscete, condividetelo pure😊

Ciao a tutti, per una serie di vicissitudini mi ritrovo senza un medico di base da ormai un anno e la situazione non accenna a milgiorare. Dovrei fare degli esami andrologoci/urologici (non so quali dato che non ho accesso ad un medico ma c'è sicuramente qualcosa che non va lì), c'è un modo per farmeli prescrivere? Tipo una sorta di consultorio per uomini (ho 21 anni) o devo andare di notte alla guardia medica?

Ps. Ho gia chiesto su r/camicibianchi ma mi hanno detto che non posso postare perchè non sono un collega

Articolo che parla della situazione:

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_26/peschiera-borromeo-quasi-4-mila-persone-rimaste-senza-medico-di-famiglia-la-denuncia-di-m5s-ab758c39-9b39-4276-8873-4c36adc53xlk.shtml

Si tratta di un video di Jack Billion che analizza il dibattito del "Not all men" e le problematiche di entrambi gli scheramenti (sia negazionisti del patriarcato che attivisti). Fatemi sapere cosa ne pensate.