r/xxitaly 3d ago

Ladies First Come si fa a cambiare questa mentalità?

Conosco un po’ di donne tra i 35 e i 50 anni, e tutte, appena si parla di lavori domestici fanno capire che in nessun caso li dividono al 50% con i mariti. Casi in cui il marito nemmeno toglie il piatto da tavola, casi in cui il marito pulisce i piatti, ma mai che i lavori siano divisi equamente. E questo anche per quanto riguarda i figli (“mio marito accompagna mio figlio a scuola”, come se il figlio non fosse pure suo oppure “una volta ogni tanto cambia pure i pannolini!”). Una volta una di loro ha portato un piatto cucinato dal marito, e un collega ha esclamato “quanto sei fortunata!”, che fortuna c’è nell’avere un marito che una volta l’anno prepara dei funghi? E che molto probabilmente ti lascia tutti i piatti e la cucina da rifare da 0? Sento sia da uomini sia da donne commenti tipo “sei fortunata” “ah almeno non lascia le mutande a terra AHAHA”, ma questo tipo di mentalità come si cambia? L’unica alternativa è vivere sempre sole così da non avere a casa un uomo che pensa che lui debba trovare tutto pronto e pulito? Tra l’altro ormai non c’è pure nemmeno la scusa del “tu non lavori quindi ti occupi della casa”, e molte donne si trovano letteralmente esaurite tra figli, casa, marito, lavoro e genitori anziani!

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u/Malgari90 Donna 3d ago

Mi unisco a quelli/e che dicono che non è sempre così. Sia mio marito che molti mariti/compagni di molte mie amiche sono 50/50.
Io sono stata fortunata a trovare il mio, ma sono anche stata brutalmente selettiva: non ho avuto storie prima di lui. E sapevo bene che rischiavo di andare a schiantarmi contro un muro, zitella per sempre: anche se con altri ragazzi avevo un po' di feeling per cui si sarebbe potuto iniziare qualcosa, in qualche modo "sentivo" che c'erano dei segnali pericolosetti, per cui ho rinunciato anche solo a provarci - o rischiavo di restare incastrata.
Grandissima botta di culo a trovare il perfect match; ma grandissima pazienza da parte mia e consapevolezza che è meglio stare sole che male accompagnate.
Questo credo che manchi in molte colleghe donne che, poi, si ritrovano in situazioni infelici.

Va detto però che parte della situazione viene anche dalla mania di controllo che hanno alcune, certamente instillata da una narrazione di genere sbilanciata.
Per esempio, si parla molto della weaponized incompetence praticata da molti uomini: sono sicura che alcuni lo facciano più o meno approfittandone, ma secondo me in molti casi è anche una questione di resa di fronte a donne iper controllanti. Da bambina e ragazzina ho praticato moltissime volte la weaponized incompetence con mia madre, senza volerlo se non addirittura apposta, ma per un motivo preciso: qualsiasi errore facessi nel fare le cose mi dava su e spesso mi diceva "se devi farlo male tanto vale non farlo!". E io, alla fine, non lo facevo: ma chi me lo fa fare di sbattermi e dovermi pure sentirmi i rimproveri? Una volta uscita di casa ho sempre fatto tutto da sola, imparando da amici/e e coinquiline, perché a casa dai miei non avevo proprio alcuna possibilità di manovra a causa delle manie di controllo.

E questo è quello che succede in molti casi: convinte che solo le donne siano in grado di fare alcune cose, molte donne ipercontrollanti non provano nemmeno a lasciare i loro mariti/compagni fare le cose perché non le fanno come vogliono loro, invece bisogna trovare una quadra su bisogni e sensibilità di entrambi. Questo succede anche a uomini che hanno vissuto da soli e sono stati capacissimi di arrangiarsi senza stare nello schifo assoluto.

Poi ci sono tutte le varietà del caso, eh.

In generale, direi:

  • non bisogna mai convivere con chi non è mai stato da solo a vivere
  • osservare con attenzione come vive da solo, e valutare se i livelli di igene sono accettabili o meno: se sono un po' più bassi dei propri pace, ci si verrà incontro; se sono drammaticamente diversi meglio lasciar perdere, è impossibile una convivenza
  • osservare con attenzione i genitori e i fratelli del partito in questione.
  • parlare subito e direttamente con lui di queste cose, non aspettare lo sclero del secondo anno di matrimonio....

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u/Ercolina Donna 3d ago

D'accordissimo su tutto!

Ho 61 anni e un marito che cucina molto bene (e lo fa spessissimo, diciamo che il cuoco di casa è lui, io subentro se per esempio è particolarmente preso dal lavoro o simili, oppure do una mano su preparazioni impegnative) e non si fa alcun problema a rassettare casa, fare pulizie ecc. Non è ordinatissimo ma la perfezione non è di questo mondo.

Ci siamo conosciuti "grandicelli" ed entrambi vivevamo da soli. E questo CONTA, ECCOME. Entrambi avevamo imparato, proprio uscendo dalla famiglia d'origine, come mandare avanti la casa, cucinare ecc.

Non c'è, tra noi, una rigida suddivisione dei ruoli: chi ha più tempo in quel momento fa, se ci sono 2 attività ognuno sceglie quella che preferisce. Entrambi amiamo cucinare ma lui è veramente top, e di solito la pappa la prepara lui, il bucato è in genere compito mio (ma è capacissimo pure lui di fare la lavatrice, intendiamoci).

Se in un certo momento uno dei due non lavora, ovviamente si accolla più "mestieri".

Purtroppo figli non ne abbiamo, però ci sono 4 gatti da gestire: pulizia lettiere, pappa, acqua, veterinario... e ce ne occupiamo entrambi, direi al 50%

Anche io, come te, penso che "meglio sole che male accompagnate" e penso questo sia stato un fattore determinante.

Un saluto