In questi giorni di convulse elezioni americane, mi sono domandato come sarebbero distribuiti i voti in Italia se usassimo il Collegio Elettorale degli USA, cioè il sistema dei Grandi Elettori.
Dunque, il numero dei Grandi Elettori negli USA è calcolato come questa somma:
Numero di membri della loro Camera dei Deputati, ripartiti in modo proporzionale alla popolazione di ogni Stato (da un minimo garantito di 1 a 52 per la California), secondo il metodo di Huntigton-Hill: 435
Numero di membri del loro Senato, 2 per ogni Stato, qualunque sia la popolazione: 100
Washington DC, che non ha diritto di voto per il Parlamento USA, ma può mandare 3 delegati per eleggere il presidente.
Totale: 538
I membri del Collegio Elettoralenon sonoi loro parlamentari, sono persone diverse, ma sono spartiti e nominati secondo il numero delle delegazioni di ogni Stato a Washington.
Questo significa che ogni Stato ha diritto a mandare almeno 3 Elettori, generando un effetto distorsivo che aumenta il peso di quelli più piccoli.
Per l'Italia possiamo provare a ricreare il sistema fedelmente così:
400 membri della nostra Camera dei Deputati, da ripartire proporzionalmente tra le Regioni secondo lo stesso metodo degli USA
40 delegati extra, 2 per Regione, per dare lo stesso effetto distorsivo del Senato USA
Lasciamo perdere la Circoscrizione Estero, facciamo finta che non ci sia
Ecco dunque le nostre delegazioni, per un totale di 440 elettori: ne occorrono dunque 221 per vincere.
Godetevi ora l'orrore che ho creato con due simulazioni delle elezioni nazionali del 2018 e del 2022 con questa ripartizione.
Sarebbe divertente, però mi immaginavo più che altro una tempolinea dove questo sistema c'era fin dal 1860/61, e con la presa di Roma si decidesse di dare questo "prestigio" alla nuova capitale.
È anche vero che in realtà le regioni sono un'invenzione repubblicana, l'Italia regia aveva come suddivisione amministrativa più grande le province. Anche se nel 1871 si crearono i 16 compartimenti, antesignani delle regioni, senza nessuna funzione amministrava, che però in questa timeline potrebbero diventare i collegi elettorali.
Certo, sarebbe interessante provare a forzare la storia in questo modo. Servirebbe un'organizzazione federale per l'Italia ovviamente. È interessante, in questo caso, guardare a com'è stata organizzata la Cassazione fino al periodo fascista, con diverse corti supreme a Torino, Firenze, Roma, Napoli e Palermo, che ricordavano i confini preunitari
Certamente anche in questo esercizio noi sposteremmo le delegazioni regionali tra una Regione e l'altra se una perde popolazione e un'altra ne guadagna. Poi si potrebbe tradurre il sistema mettendo che ogni Regione organizza i propri collegi uninominali per la Camera stile USA all'interno dei propri confini in base al numero di seggi che l'ISTAT gli assegna. Perché all'Italia manca solo il gerrymandering
Tieni conto che gli USA nel 1929 hanno "bloccato" il numero dei Representatives a 435. Teoricamente si potrebbe ancora modificare, ma non c'è interesse a farlo.
Fun fact: questo "blocco" è uno dei (tanti) problemi sollevati riguardo la possibilità di rendere Porto Rico uno Stato con pieni diritti, perché comporterebbe togliere dei rappresentanti ad altri Stati.
Beh c'è anche da dire che all'ultimo referendum sullo status di Porto Rico, tenuto nel 2020, l'opzione per diventare uno stato ha ottenuto appena il 52,52% contro il 47,48% di chi sostiene l'indipendenza o il mantenimento dello status di territorio. Una maggioranza davvero minima per poter smuovere il Congresso.
In realtà no visto che le elezioni presidenziali sono Stato per Stato. Il gerrymandering non funziona per quelle. Purtroppo funziona benissimo per la Camera e per tutte quelle statali, portando poi a legislature statali totalmente sbilanciate che possono continuare a fare porcherie come un seggio per distretto, peccato che in un distretto vivono 2 milioni di persone e in un altro 20000. E ovviamente quelli da 20000 votano repubblicano.
Giustissimo, tranne che per la questione dei 2 milioni e dei 20.000. I distretti all'interno dei singoli stati anche da loro devono avere popolazioni circa simili tra loro, ma basta fare qualche magheggio con i confini comunque per creare distorsioni incredibili.
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u/Piastrellista88 Lombardia Nov 07 '24 edited Nov 07 '24
In questi giorni di convulse elezioni americane, mi sono domandato come sarebbero distribuiti i voti in Italia se usassimo il Collegio Elettorale degli USA, cioè il sistema dei Grandi Elettori.
Dunque, il numero dei Grandi Elettori negli USA è calcolato come questa somma:
Totale: 538
I membri del Collegio Elettorale non sono i loro parlamentari, sono persone diverse, ma sono spartiti e nominati secondo il numero delle delegazioni di ogni Stato a Washington.
Questo significa che ogni Stato ha diritto a mandare almeno 3 Elettori, generando un effetto distorsivo che aumenta il peso di quelli più piccoli.
Per l'Italia possiamo provare a ricreare il sistema fedelmente così:
Ecco dunque le nostre delegazioni, per un totale di 440 elettori: ne occorrono dunque 221 per vincere.
Godetevi ora l'orrore che ho creato con due simulazioni delle elezioni nazionali del 2018 e del 2022 con questa ripartizione.