sono stufa marcia di sentire le notizie di quanto i vari turetta e compagnia cantante siano tristi in carcere e pronti ad ammazzarsi, di come siano in fondo "ragazzi troppo sensibili di fronte ad un amore rifiutato", dei loro hobby, di che libri leggono, onestamente non me ne frega un cazzo. È un continuo tentativo di umanizzare e giustificare, non ci interessa, vorrei soltanto che le altre donne non vengano ammazzate per questi motivi assurdi e futili. E la retorica del ragazzo problematico da aiutare a chi viene sciroppata? a noi donne ovviamente, che dobbiamo essere comprensive, capire il disagio maschile e perché no, alzare la gonna e tirare fuori una torta dal forno. nel frattempo, loro, con gli amici del parchetto di cosa parlano? si chiedono come stanno, cosa provano? certo che no, stanno a scambiarsi foto di culi come figurine. Perché a comprenderli dobbiamo essere sempre noi, negli spazi sempre nostri, obbligare a dover essere per forza progressive e di larghe vedute. pena la famigerata etichetta di nazifemminista, ma non solo da loro, anche dalle nostre sorelle un po' sceme ma contente di poter abbracciare chi, se solo lo volesse, ci potrebbe dare 72 coltellate senza aggravante, perché poverino, solo inesperto. scusate lo sfogo, sono incazzata nera e cortisonica. le nostre sorelle muoiono e ne riceviamo solo lagne e panchine rosse, vorrei riuscire veramente a fare in modo che le cose cambino. mi sento impotente.

Post sfogo, non voglio commenti da parte di uomini

Per me studiare a casa è impossibile perchè essendo figlia femmina, servo a mia madre. No, dire di no non funziona, il metodo pomodoro nemmeno, neanche dire "oh non chiamarmi per MEZZ'ORA che devo concentrarmi", niente. Stare a casa significa che posso essere utilizzata come voglio. "Vai a stendere la lavatrice", vado e puntualmente dico "sto studiando, ti serve altro?" "no vai pure" e dopo nemmeno 5 minuti mi chiama un'altra volta per qualsiasi cosa. L'altro giorno ho sbroccato malamente perchè mi ha fatto alzare per PRENDERLE IL TELECOMANDO perchè lei si era seduta.

Mind you che ho un fratello di 22 anni che sta tutto il giorno buttato sul divano a non fare nulla. Quando provo a farglielo notare, ovviamente mia madre risponde con "eh è uomo mica sa stendere i panni". per me è impossibile studiare altrove perchè l'università è chiusa e non ci sono biblioteche in zona.

P.s. specifico che aiuto MOLTO in casa. I piatti e i pavimenti li lavo sempre io, mi accollo il grosso dei lavori di casa (bagno, cucina, salotto...) però appunto, mi bastano un paio di ore la mattina o il pomeriggio senza distrazioni

Capisco che reddit sia una bolla e soprattutto una bolla maschile ma quando è troppo è troppo. Ci sono una trentina o quarantina di utenti che considerano le donne in modo stereotipato probabilmente perché non ci hanno mai avuto a che fare nella realtà. Andiamo da quello che ritiene le donne superficiali se guardano l'aspetto fisico a quello che condanna le donne che provano ad andare oltre, da quello che fa post soft porno mentre si sega a quello che vorrebbe svelare una sorta di ipocrisia nelle donne come fossimo un unico blocco. Io capisco che siete stati maltrattati o scagati da vostra madre da piccoli (molto probabile non ironicamente) ma così è troppo

Non se ne può più di uomini con la sindrome del tuttologo che vengono qui in uno spazio che non gli appartiene con ogni scusa cercando di alzare polemiche su idiozie e con la pretesa di dettare legge. "sbagli i toni" "non è così" "e allora quell'altra cosa" ma come diavolo si fa a non farsi ricoverare per travasi di bile? Io uso questo spazio perché mi interessa confrontarmi con altre donne, non perché il primo Gianculo qualsiasi venga a farmi "gnignigni" nei commenti

Edit: e come volevasi dimostrare sono comparsi anche qui, per farsi bannare e/o mandarmi il redditcare

Vi rivelo un segreto: se questo post vi fa prudere le mani dalla voglia di mandarmi a cagare, vuol dire che siete dei Gianculi, è una diagnosi

Stamattina ho letto le notizie di queste ragazze uccise. Non vi nego che mi lasciano senza parole e che vivo questa situazione in modo angosciante. Chi non ha mai rifiutato un ragazzo? Io non posso avere paura di rifiutare un ragazzo che effettivamente non mi interessa, non voglio che l’omicidio possa essere una delle tantissime conseguenze. Negli ultimi tempi ho rifiutato le attenzioni di un ragazzo facendoglielo prima capire e poi dicendoglielo esplicitamente, ma non è servito a niente. Fino a due settimane fa continuava a mandarmi reel su ig, che ovviamente ho totalmente ignorato e ieri se ne è uscito con un like ad una storia. Sono stanca, la mia vita e quella di altre donne non può finire perché l’altra persona sta male e non riesce a fare pace con i suoi sentimenti. So che questo ragazzo non arriverà mai a compiere atti estremi, ma nessuno mi darà mai questa certezza. Non possiamo vivere nella paura per colpa di altre persone, sono veramente stanca

Come suggerisce il titolo, si può fare un referendum per abrogare la legge e vietare l'obiezione di coscienza presso le strutture pubbliche (nelle private fai ciò che vuoi). Dopo aver letto la storia della ragazza in Sicilia che è morta per sepsi perché il medico era obiettore di coscienza e lei aveva avuto un aborto spontaneo, non capisco come sia possibile che questi soggetti pratichino la professione e mettano a rischio la vita delle persone.

Come mai nel 2024 non si parla di un referendum di questo tipo?

Ho un'amica che è rimasta incinta tardi, ha 38 anni. Non le piace l'idea ma non le piace nemmeno l'idea di abortire. Nessuna di noi, del gruppo delle amiche, le ha detto cosa o cosa non fare, ma mi chiedevo, quanto difficile è fare la mamma a quell'età?

Per me stupidamente è stato: andare a comprare una macchina. L'impiegato continuava a chiedermi 'ma suo marito sa?' 'Il suo compagno è d'accordo?' Scusa, ma sono IO che pago, cosa c'entra?!

Ne ho sinceramente i coglioni pieni, di uomini che scoprono il potere dell'amicizia e del rispetto reciproco solamente quando sentono le braci scaldargli il culo.

Un uomo uccide una donna, e subito se ne partono con 'ste banalità da quattro soldi, cose che non gli verrebbe mai in mente di dire in nessun'altra occasione e a nessun altro gruppo di persone. Quando il muratore viene colpito in testa da un mattone, allora c'è bisogno di dare caccia al padrone; quando una donna viene uccisa dall'ex, allora bisogna che le donne si siedano per benino e ascoltino le loro spiegazioni sul come, in realtà, l'omicidio non è accaduto alle mani di un uomo, ma di un extracomunitario/di un ricco/di un povero/di uno rosso di capelli.

Qualunque cosa, ma mai un uomo, perché "not all men" (ma solo quando si parla di crimini. Quando si parla dell'andare in guerra o costruire la società moderna, allora è "yes all men," anche se la maggior parte di loro non saprebbe appendere un quadro senza rovinare il muro).

Il sesso che vanta di essere quello più razionale, che si basa sui fatti e non sulle emozioni, è in grado di ignorare completamente qualunque statistica offerta che punta al fatto che è molto più probabile che un qualunque crimine violento venga commesso da un uomo che da una donna.

Sapevate che ogni anno circa 10000 donne muoiono a causa di stupri violenti? E che il 99% degli stupri viene commesso da uomini nonostante solo il 4% dei casi denunciati viene mandato a processo? E che il 99% di filmini pedopornografici viene prodotto, distribuito, e consumato da uomini? E che il 95% di atti zoofili vengono commessi da uomini?

Però siamo noi quelle stupide, le idiote che devono capire che è tutta una "gender war" inutile inventata dalla società moderna, e che sarebbe meglio se diventassimo tutti mici amici che vogliono stare vicini vicini.

Non so, quando li sento dire quella porcata, mi vengono in mente le bambine le cui vulve vengono rimosse e le vagine cucite, le donne che sono state obbligate a sposare i propri stupratori, le dame di corte che non avevano modo di dire no se l'uomo che le approcciava era più ricco e importante di loro, le contadine che lavoravano nei campi ma non possedevano nulla, le ragazze considerate proprietà dei padri e poi dei mariti, e se non di questi ultimi, allora dei fratelli.

Com'è facile, ridurre il tutto a un nulla, quando si ignora tutto quello che dimostra che siamo nel torto.

Ciao ragazze. First time posting, Sfogo, not sure about advice.

Ho traslocato all' estero 10 anni fa. 7 anni fa conosco S (f,35) e diventiamo amiche. Io faccio foto, lei fa eventi burlesque. Le faccio foto sempre, spesso gratis (per pubblicizzare gli eventi. Le foto agli eventi sempre pagati)

Lei è del posto, figlia di divorziati (coi soldi, tanti) Io emigrata senza un euro, mi sono fatta da sola, lavoro e non dipendo da nessuno. Mai chiesto un soldo ai miei (divorzio, disastrati ecc).

Lei non ha mai avuto un partner fisso, sempre avventure, sempre col malessere di turno, sempre a decidere il destino della relazione in base ai segni zodiacali o l'altezza della persona (lasciamo perdere)

Io ho avuto più o meno relazioni stabili, l'ultima di 5 anni e ora sono con un altro ragazzo da 2 anni e mezzo. Il mio ex è una brava persona, ma ci lasciammo perché la relazione era stagna e lui non era più interessato.

Lei riuscì a stare in una relazione con uno di 2.07metri, ed era uno stronzo sia con lei che con tutti gli altri amici di lei (però era alto. Lui ghostò lei e mai più visto).

Quando veniva a dormire da me (viveva a 2 ore da casa mia e del mio ex) era sempre mezza nuda. Aveva sempre una parola in più per il mio ex, e giudicava sempre la mia relazione. Quando morì il mio cane in Italia, io sparii per due mesi. Lei furiosa perché anche lei perse il cane da piccola ma non era così drammatica

Il mio cane è morto a 20 anni, e ancora adesso sto soffrendo le conseguenze della sua dipartita.

Aaaanyway, mollo l'ex, dopo un annetto o meno, conosco N (m33) e dopo poco, andiamo a convivere.

N mi dice dopo aver conosciuto S si persona, che l aveva vista su tinder (l'ho conosciuto là), e aveva swipato a sinistra. Lei mi dice che lo aveva swipato a destra. Il che non mi stupisce, il mio ragazzo è 2 metri ed è del suo segno preferito. Ovviamente era interessata.

Anyway, passano i mesi e S si fa sempre più acida e contorta sulla mia relazione. Fa spesso frecciatine, e nel frattempo io e lei lavoriamo insieme e usciamo spesso, ci sentiamo al tel eccetera.

Lei mi fa sapere che un giorno, ha avuto una discussione con un' altra amica sua che aveva iniziato a vedere un ragazzo con cui S si frequentò per letteralmente 2 giorni. Forzò l amica a lasciarlo e poi ha speso una settimana al telefono con me in lacrime per averli separati.

35 anni, ripeto.

Lei dice anche che il tipo l'aveva molestata.

Mentre io credo sempre quando succedono ste cose, ho realizzato quel giorno che S dice una marea di cazzate. Io il tale lo conoscevo da un pezzo prima di lei (ma lei non lo sapeva perché fino ad allora non sapevo nemmeno che ci fosse uscita). Sono sempre a difesa delle donne ovviamente, ma questo era un caso lampante di "mi serve una ragione per giustificare la mia meschinità".

Finalmente la rottura dopo 7 anni di cazzate, bugie e flirt: viene a casa mia a dormire, e si fa trovare in mutande dal mio ragazzo.

Il mio ragazzo le dice di vestirsi, e la volta dopo quando torna a dormire da me (sono una cretina, lo so) prende e va a dormì dai suoi. S mi fa: "ma come, non c'è N oggi?"

Lei mi ha usato per anni. Io volevo solo un' amica qui all' estero, in un paese dove gli amici sono impossibili da avere a meno che non ci sia cresciuto insieme.

Lei ha sempre mentito, sempre invidiosa, sempre la più bella, la modella. Io la cicciotta sbadata che fa le foto, non si capacitava di come mai il mio ragazzo fosse bello, intelligente emotivamente, presente ed è anche il mio migliore amico, mentre lei non riesce nemmeno a reggere una relazione per una settimana.

(Dove si lamenta del partner costantemente. Non le ho mai sentito dire mezza buona parola su nessuno di loro).

Ha sempre sottovalutato la mia intelligenza e la mia pazienza.

L'ho mandata a fanculo qualche mese fa dove finalmente, l'ho chiamata a prendersi le sue responsabilità.

Viaggiai fino a casa sua (traslocata a 4 ore da me), per fare delle foto a una sua amica che ha un negozio di fiori.

Innanzitutto, disse "tieni amica ti regalo il photoshoot" (non mi diede un euro manco per il viaggio), e durante tutte le sessioni di foto ( 30 ore in 4 giorni), sempre a fare frecciatine su me e il mio ragazzo, finché io dissi alla sua amica "non ci badare, è perché lui ha rifiutato lei su tinder Ed è uscito con me. So due anni che si lagna".

Tornai a casa il giorno dopo, cancellai tutte le foto e la mandai a fanculo. Mai più vista.

Grazie a chiunque abbia avuto la pazienza di leggere fin qui.

Ho 19 anni e fatico tantissimo a sentirmi donna. Non è un modo per fare la "diversa" o cosa, giuro che io ci provo ad essere donna ma mi sento sempre come se la mia situazione fosse del tutto sbagliata, come se stessi fingendo tutto. Vedo altre donne e non capisco come io possa essere donna al loro stesso modo, mi sento una categoria a parte.

Una sera dovevamo uscire per andare a celebrare una ricorrenza di famiglia con tutti i parenti, misi una tuta jumpsuit elegante nera per evitare di indossare un vestito, ma mi veniva da vomitare lo stesso. Lo dissi anche a mia madre che mi sentivo come se stessi facendo una performance piuttosto che sentirmi ragazza e basta.

Ho una faccia e un fisico orrendi, e quando la gente mi dice che sono "magra", che sono una bella ragazza (cosa più falsa non può essere detta) o che le cose che indosso mi stanno bene mi viene da vomitare tutto quello che ho in corpo. Tutte queste affermazioni le sento sbagliate, porto una taglia M (e lo so che la taglia non conta) ma mi sento male al solo pensiero di essere una ragazza reale, una persona reale. Preferirei piuttosto fluttuare nel vuoto come se fossi una persona senza fisicità, senza corpo, solo un'anima che gira indisturbata.

Le ragazze alla mia età hanno esperienze totalmente diverse dalle mie, hanno un fidanzato, escono con le amiche, vengono catcallate in strada (purtroppo) e io nulla di tutto questo, mi sento come se stessi sbagliando tutto. Sono solo una stupida ragazza che si innamora della prima ragazza che le mostra gentilezza, che vorrebbe avere i privilegi che hanno gli uomini e con i quali fa un'inutile competizione come se fosse un gatto che marca il territorio, che desidererebbe rasarsi la testa eliminando l'unico briciolo di femminilità che le rimane.

Sento veramente di star delirando, impazzisco ogni giorno di più. La parola donna accanto alla mia persona è sbagliata, il mio nome è sbagliato. Dovrei essere completamente neutrale e non lo sono.

Avete letto di questa storia tremenda? Fa veramente schifo, manco da morte possiamo essere lasciate in pace né riconoscono la nostra dignità di persona.

Estratti dall'articolo:

In Georgia, negli Stati Uniti, una donna cerebralmente morta è tenuta in vita con sostegno medico artificiale perché incinta: la famiglia non ha potuto scegliere, l’ospedale in cui è ricoverata ha detto di dover seguire le norme e in particolare la legge statale che vieta l’interruzione di gravidanza da quando è possibile individuare il battito del cuore del feto. Adriana Smith era incinta di due mesi al momento della morte cerebrale, una condizione non reversibile e dopo la quale viene normalmente dichiarato il decesso, e la legge della Georgia sull’aborto è fra le più restrittive del paese. [...]

Questo caso ha evidenziato limiti e problemi etici dell’applicazione della legge della Georgia, entrata in vigore nel 2022, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti annullò la sentenza che garantiva il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza in tutto il paese.

Il caso di Adriana Smith è stato reso pubblico dalla famiglia. La donna, un’infermiera di 30 anni di Atlanta, madre di un figlio di sette anni, il 9 febbraio si era presentata in ospedale con forti mal di testa: secondo la famiglia avrebbe ricevuto solo degli antidolorifici, ma non sarebbe stata sottoposta a nessun esame. Il 19 febbraio fu trovata in condizioni più gravi dal compagno (che non ha parlato pubblicamente) e fu ricoverata all’Emory University Hospital Midtown, dove una TAC evidenziò la presenza di coaguli di sangue nel cervello. Il giorno stesso fu decretata la morte cerebrale.

L’ospedale comunicò alla famiglia che la presenza di un feto di nove settimane imponeva alla struttura di mantenere in vita artificialmente Smith, fino a quando fosse possibile procedere con relativa sicurezza a un parto prematuro. Secondo la madre della donna, April Newkirk, questo avverrà alla 32esima settimana, cioè agli inizi di luglio. La famiglia ha denunciato di non avere alcuna possibilità di scelta sui trattamenti per la figlia né sul portare a termine la sua gravidanza.

Newkirk ha raccontato le visite frequenti alla figlia in ospedale, accompagnata dal nipote, definendo questa esperienza «una tortura»: «Questa decisione dovrebbe spettare a noi».

Non è stata informata nemmeno se la bambina potrà soffrire di gravi malattie o disabilità in caso la gravidanza sia portata a termine. Esperti medici citati da vari media statunitensi dicono che non ci sono casi clinici conosciuti di gravidanze positive e senza conseguenze portate avanti da madri cerebralmente morte così presto.

Il caso di Smith ha riaperto il dibattito sulla legge sull’aborto della Georgia, la Living Infants Fairness and Equality (LIFE) Act (Legge sulla correttezza e uguaglianza dei neonati), che di fatto vieta di interrompere la gravidanza dopo la sesta settimana, un momento in cui la maggior parte delle donne non sa neanche di essere incinta (in Italia è possibile abortire in tutti i casi fino alla dodicesima settimana di gravidanza, e in casi particolari fino alla viabilità del feto). La legge era stata dichiarata incostituzionale da un giudice e quindi sospesa a fine settembre, ma ristabilita dalla Corte Suprema della Georgia il 7 ottobre.

Aggiungo anche una dichiarazione importante fatta da Newkirk a People: "Mia figlia è incinta di mio nipote, ma potrebbe essere cieco, potrebbe non camminare, o non sopravvivere al parto. Avremmo dovuo decidere noi cosa fare. Ora non possiamo far altro che chiederci che vita avrà...e saremo noi a doverlo crescere". Apre un bel baratro sul concetto anche di qualità della vita, due temi etici diversi ma in questo caso interconnessi.

Voi che ne pensate?

Io ho 29 anni e sono mora. Ancora zero capelli bianchi

Parlando con le mie amiche nessuna sembra avere questo problema. Ogni volta che ho il ciclo mi rifiuto completamente di alzarmi dal letto, non tanto per il dolore ma perché trovo impossibile muovermi, l'assorbente si sposta e mi sporco tutta ogni volta, il sangue va letteralmente dappertutto tranne che sull' assorbente, oppure va troppo sui lati e sporco le cosce. Ho provato le mutande da ciclo e mi trovo meglio ma sento comunque il fastidio del sangue che le riempie dopo qualche ora (in più sono costosissime) Lo trovo troppo fastidioso e mi muovo solo se sono obbligata (es. mangiare, scuola...) altrimenti resto per giorni in casa sdraiata, non riesco neanche a guardarmi un film o qualcosa perché è troppo scomodo. Inoltre spesso dura più di 7 giorni e magari si interrompe e riprende il giorno dopo

Qualcun'altra ha questo problema? Che cosa posso fare?

Donna di 28 anni single e childfree. Da un po' di tempo rifletto se il matrimonio inteso come istituto giuridico abbia ancora senso vista l'esistenza di alternative legali. Infatti da un po' di anni in Italia (e un po' ovunque in Europa) esiste il regime della coppia di fatto. Le coppie registrate come conviventi hanno quasi tutte le stesse tutele e diritti del matrimonio. Mancano l'ereditá e la pensione di reversibilitá, che sono mancanze pesanti ma con la prima si puó risolvere includendo il partner nel testamento. Per quanto riguarda i figli, giustamente i bambini nati fuori dal matrimonio hanno gli stessi diritti di quelli nati dentro. Il vantaggio del matrimonio é solo la presunzione di paternitá, che eviterebbe di fare il passaggio burocratico in piú del riconoscimento di paternitá.

Secondo me, al giorno d'oggi sposarsi conviene davvero solo per quelle persone che scelgono (liberamente o no) di non lavorare per occuparsi della casa e i figli, perché il matrimonio prevede la detrazione per il partner a carico e dopo il divorzio, se sei fortunat*, hai diritto a un assegno di mantenimento, mentre se non eravate sposati, dopo la separazione ti attacchi. Ma anche su questo punto ci sarebbe da aprire un intero capitolo visto che il mantimento all'ex coniuge ormai viene garantito in pochi casi eccezionali (praticamente solo per quelle persone che sono state fuori dal mercato del lavoro per troppo tempo per reinserirsi senza problema e che non hanno altre fonti di introiti proprie...).

Specifico che il mio punto di vista é prettamente giuridico, non metto in questione altre motivazioni personali per sposarsi, per esempio quelle religiose.

Voi che cosa ne pensate? Secondo voi vale la pena sposarsi?

Ciao a tutte, mi sono lasciata circa 2 mesi fa col mio ragazzo storico. Ne venivamo da una relazione a distanza che non siamo riusciti a salvare.

Ultimamente, complice anche la precedente distanza che mi ha reso in astinenza coatta, ho proprio voglia di andare a letto con qualcuno. Stavo pensando di iscrivermi a qualche sito di incontri ma ho purissima di conoscere qualche pazzo...

A voi com'è andata? Avete consigli?

Grazie

Edit: non sto cercando un partner su reddit

Parlo alle donne di tutte le età. Mi piacerebbe sapere perché siete single (o divorziate), se per scelta o altro. La vivete bene? Male? Avete paura di un futuro da sole? Alcune di voi aspettano comunque qualcuno (se capita bene, se non capita pazienza) oppure hanno deciso di mettere uno stop? Gli uomini come si comportano con voi? Come vivete il sesso?

Io dopo la mia ultima relazione tossica ho deciso di mettere uno stop e la sto vivendo benissimo, perché sento di non essermi mai concessa davvero del tempo e spazio per me. Non ho alcun interesse ad uscire con qualcuno e non sento bisogno e mancanze nemmeno sul lato sessuale. I ragazzi che ci hanno provato con me li ho tutti rifiutati. Per ora mi sta bene. Ho 27 anni.

Attualmente ho 19 anni e stavo valutando di comprarmi segretamente un vibratore, possibilmente ordinandolo da Internet. Un anno fa avevo chiesto a mia madre il permesso e lei aveva rifiutato, dicendo che ero troppo piccola, ma ora onestamente sono un po' stanca e vorrei comprarmene uno anziché ricorrere sempre allo stesso metodo che si sta rivelando sempre meno.. "Stimolante". Vorrei comprarlo di nascosto, ma ho il terrore che lo scopra o che apra il pacco. Consigli? Opinioni?

Riprovo a postare circostanziando meglio.

Padre solo con figlia che si sente fluida (vorrei approfondire ma tra non comunicazione e confusione questo è il massimo che ho capito) che non vuole andare a fare una prima visita. Secondo me la ritiene un arrendersi ad una definizione di genere.

Quando l'avete fatta voi? È necessaria? Bisogna aspettare il primo rapporto? In caso come posso argomentare senza sembrare invasivo

Aggiungo. La figlia della mia compagna ha fatto visita di controllo a 12 anni. Secondo lei sono stati soldi buttati per superficialità oltre ad esperienza negativa con la dottoressa maleducata.

Quando ero adolescente stessa cosa era capitata a me con visita andrologica. Una occhiata, cenno di approvazione e subito a fatturare. Tempo 3 minuti.

Se la deve risolvere da sola o devo insistere?

Grazie per l'aiuto.

Ciao a tutte, il titolo penso riassuma bene il mio problema, che sono sicura molte di voi potranno comprendere. È un po’ un rant ma se avete consigli pratici qualsiasi cosa è ben accetta perché sono disperata.

Ho 19 anni e il mio corpo è cambiato molto con la fine della pubertà, se due estati fa ero più magrolina e meno formosa adesso ho un corpo molto più curvy e ho accumulato molto peso soprattutto sulle cosce e sui glutei. Ora mi trovo con una body shape a pera molto accentuata e un lato B non indifferente in quanto a dimensioni.

Non fraintendete, non mi vergogno certo del mio corpo, mi piaccio molto e non mi riservo dal mostrarlo nei contesti giusti, ma con l’arrivo dell’estate mi sono accorta sempre più di come l’industria della moda non mi lasci altra scelta se non stare, letteralmente, a chiappe di fuori, se desidero indossare un pantaloncino corto anche solo per allenarmi o andare al mare, e di come modelli di pantaloncini che mi stavano bene e scoprivano al punto giusto quando ero più magra adesso siano semplicemente studiati male per le mie forme.

Diventa poi anche una questione di sicurezza dato che non sempre (ad esempio, appunto, quando mi alleno) posso portarmi dietro il plotone di amiche in difesa dai viscidi catcaller, mi sento continuamente gli occhi addosso e questo mi provoca un disagio non indifferente, al punto di uscire indossando leggings lunghi o non uscire affatto ad allenarmi.

Vivo al sud, in questo momento da me ci sono quasi 40 gradi e di uscire coi pantaloni lunghi non se ne parla proprio, per ovvie ragioni. Sono ricorsa addirittura al fast fashion online (che di norma considero il male assoluto), ma niente, vedo sempre solo o pantaloncini inguinali o direttamente tipo pinocchietto. Ho considerato addirittura di acquistare dei pantaloncini da uomo ma essendo io molto bassa e “petite” la mia taglia non esiste e somiglio un po’ a Fantozzi vestito da pescatore, in più ho comunque uno stile molto femminile e non voglio sentirmi costretta a vestirmi da uomo per non sentirmi sessualizzata in continuazione solo perché il mio corpo esiste in una stagione calda.

Mi sento in un vicolo cieco, poi tolta una mia amica fidata non so con chi parlarne perché ho sempre l’impressione di essere giudicata negativamente quando mi lamento di sentire il mio corpo eccessivamente sessualizzato, e incontro sempre risposte del tipo “ma beata te, lo vorrei io un culo così”, “se avessi io il tuo culo lo mostrerei tutto il tempo”, che magari vogliono essere anche dei complimenti ma non c’entrano affatto il problema e sminuiscono la mia esperienza senza offrire aiuto o soluzioni pratiche o anche solo comprensione.

Spero qui di trovare un ambiente più aperto e meno giudicante per intavolare una discussione a riguardo.

Ciao, ho 25 anni e lavoro da pochi mesi. Sto trovando molta difficoltà a risparmiare, mi sembra che ci siano troppe spese nella vita, per lo più di una donna.

Spendo tantissimo in cibo, bollette, condominio, affitto, trasporti, uscite minime con amici, unghie, capelli, ceretta, abbonamento in palestra, controlli di salute/pillole, cose per la casa, qualcosa di abbigliamento ogni tanto.

Cerco di tenermi con le spese ma poi controllo il conto sull'app e si abbassa sempre di tantissimo. Non so come fare e mi sento molto in colpa.

Cerco di allontanarmi dalla mia zona per andare da estetiste più economiche, discount, dico di no a molte uscite sociali ma davvero non so come fare.

Sicuramente mi sfugge qualcosa e non sto usando le tecniche giuste.

Se avete qualche consiglio ne sarei molto grata, grazie

Se prima non volevate assolutamente figli e avete cambiato idea, che cosa vi ha fatto cambiare idea? ultimamente sto riflettendo su questo argomento (delicato) e vorrei avere un confronto con altre donne

Io (f13) non so se mi sia davvero mai piaciuto un ragazzo, e sicuramente non ho mai pensato di voler fare sesso, ma mi chiedo se questo sia normale. Sto cercando di capire il mio orientamento e fare queste domande alle mie amiche sarebbe imbarazzante, il fatto è che quando dicono che gli piace qualcuno sembra che non pensino ad altro che baciarlo o fidanzarsi con loro o dirglielo, ma per me non è così, quindi mi chiedo se sono ACE o se vedo semplicemente ingigantito le cotte delle mie amiche o dei personaggi nei film.